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Figlio misconosciuto di Paolo Agaraff, Pelagio D'Afro vive una giovinezza travagliata, segnata dall'alcool e dalle donne.
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Se Agaraff è schizoide, Pelagio ha superato da tempo la barriera che consente di etichettarlo, persino con l'uso di iperboli.
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Riesce ad essere al contempo buddepicureo, ateo, agnostico e cristiano; iper e ipotecnologico; letterato e sterile tecnico. Ma tutto ciò trova un misterioso sincretismo quando le sue parti si congiungono in riti alcolico-letterari.
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Multimembro della Carboneria Letteraria, Pelagio ha pubblicato romanzi con le case editrici Delos, Montag, Edizioni il Foglio e Pequod, un'antologia personale con Pequod e una carbonara (curata assieme a Biancastella Lodi) con Homo Scrivens, oltre a vari racconti in antologie e riviste. |